CONFETTURE, MARMELLATE ED ETICHETTA: SEMPLICI TRUCCHI PER SCOVARE GLI INGANNI. - Sana Cucina Italiana
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scaffale del supermercato con confetture e marmellate con differente etichetta

CONFETTURE, MARMELLATE ED ETICHETTA: SEMPLICI TRUCCHI PER SCOVARE GLI INGANNI.

COME CAPIRE VELOCEMENTE SE QUEL PRODOTTO PUÒ FINIRE NEL NOSTRO CARRELLO.

Dopo aver visto la differenza tra le varie tipologie di preparazioni (confettura, confettura extra, marmellata, composta) ora passiamo all’azione! Cosa dobbiamo tenere presente e cosa leggere in etichetta per scegliere un prodotto piuttosto che un altro?

CONFETTURA O CONFETTURA EXTRA?

Considerando la quantità di frutta utilizzata, tra le due è preferibile scegliere sempre una confettura extra. Ma ciò non basta per fare la scelta giusta…

QUALE PRODOTTO SCEGLIERE?

L’ideale è quello che presenta una quantità di zuccheri su 100g non superiore a 37g. Basta leggere il valore nella tabella nutrizionale alla voce “carboidrati, di cui semplici …”

In questo caso, non troverete in etichetta la scritta confettura, confettura extra, marmellata o composta perché per legge per avere questa definizione (in particolare per confetture, confetture extra e marmellate) la quantità di zuccheri deve essere pari o superiore al 60% o non inferiore al 45% se si aggiunge la scritta “da conservare in frigorifero dopo l’apertura”. Probabilmente la dicitura che leggerete sarà “preparazione di frutta”…non preoccupatevi! Andrà benissimo! Anzi, sarà quella che potrà finire nel carrello!

I PRODOTTI “SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI” E CON “SOLO ZUCCHERI DELLA FRUTTA”.

  • Come abbiamo visto nello scorso articolo, la dicitura “senza zuccheri” si può utilizzare solamente se il prodotto contiene non più di 0.5g di zuccheri per 100g. Se viene utilizzata con un quantitativo superiore di zuccheri l’azienda produttrice può essere oggetto di multa da parte delle autorità competenti. Facendo sempre attenzione agli ingredienti utilizzati al posto dello zucchero (essendoci ancora grande confusione sugli edulcoranti artificiali, nel dubbio non consigliamo di acquistare prodotti che li contengono), possiamo metterli nel carrello se per esempio sono preparati con stevia o eritritolo. Gli addensanti ed altri additivi saranno inevitabili, ma possiamo stare tranquilli.
  • Se gli zuccheri non superano i 5g per 100g di prodotto potremo trovare la dicitura ”basso contenuto di zuccheri”.
  • La scritta “senza zuccheri aggiunti” si può usare se il prodotto non contiene alcuno zucchero aggiunto o ogni altro prodotto alimentare utilizzato per le sue proprietà dolcificanti. Se sono presenti comunque zuccheri (quelli della frutta) va indicato con la dicitura “contiene naturalmente zuccheri”.

Cosa vuol dire? Che se per dolcificare viene utilizzato, per esempio, succo o concentrato di mela o succo d’uva, l’azienda potrà scrivere sull’etichetta “contiene naturalmente zuccheri, ma non “senza zuccheri aggiunti”. Il “giochetto” di scrivere “senza zuccheri aggiunti” è stato utilizzato largamente in passato per attrarre l’attenzione di quei consumatori che pensano che senza la scritta “zucchero” (cioè il comune zucchero bianco) il prodotto sia salutare. Se andiamo però a leggere la tabella nutrizionale vediamo che anche con l’utilizzo di zucchero d’uva o succo di mela, la quantità di zuccheri è la stessa delle altre confetture (alla fine sempre di zucchero si tratta!) e molte aziende sono state multate anche per questo inganno.

Le etichette vengono studiate per attrarre la nostra attenzione, quindi prima di tutto giriamo la confezione e leggiamo la tabella nutrizionale. Ricordiamo di scegliere il prodotto che abbia una percentuale di zuccheri inferiore al 37%, ovviamente con una buona quantità di frutta utilizzata!

 

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