CARBOIDRATI: PERCHÉ HANNO EFFETTI DIVERSI SULLA GLICEMIA? - Sana Cucina Italiana
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i carboidrati di un panino hanno effetti diversi rispetto agli zuccheri semplici

CARBOIDRATI: PERCHÉ HANNO EFFETTI DIVERSI SULLA GLICEMIA?

METTIAMO IN PRATICA LA SCIENZA DELLA NUTRIZIONE.

Tutti oramai sappiamo che in natura esistono diversi tipi di carboidrati, presenti in svariati alimenti, dalla pasta alla frutta, legumi, pane, ecc. A scuola insegnano che  i carboidrati, fonte principale di energia nella dieta mediterranea, possono essere classificati in base alla loro struttura chimica in zuccheri semplici e complessi. Quelli semplici sono i MONOsaccaridi (quindi formati da una sola molecola, es. glucosio o fruttosio della frutta) ed i DIsaccaridi (formati da due monosaccaridi, es. saccarosio del comune zucchero bianco o lattosio del latte). Quelli complessi sono i POLIsaccaridi (formati da numerose catene di zuccheri semplici che poi vengono “spezzate” nel nostro organismo, es. amido di pasta e pane o fibra).

Questa classificazione però risulta poco utile quando dobbiamo applicarla alla pratica. Più semplice ed efficace è invece una classificazione basata sulla velocità di assorbimento di questi carboidrati, in quanto più semplici sono più velocemente vengono assorbiti dal nostro organismo e più velocemente aumenta la nostra glicemia (ovvero la quantità di zuccheri nel sangue). Infatti, dato che il nostro organismo assimila gli zuccheri solo in forma di mono o disaccaridi, quelli complessi sono assorbiti più lentamente perché prima devono essere “tagliati” in tanti pezzettini per essere assorbiti. Quindi un alimento con un alto indice glicemico contiene al suo interno degli zuccheri che vengono assimilati rapidamente dal nostro organismo.

Nuova classificazione

tabella carboidrati classificazione per la velocità di assorbimento

  • Gli zuccheri a RAPIDO ASSORBIMENTO sono, quindi, quelli di piccole dimensioni (mono e disaccaridi) che vengono subito assimilati: saccarosio del comune zucchero bianco o dello zucchero di canna, il fruttosio nella frutta, il lattosio del latte ecc.
  • Zuccheri a LENTO ASSORBIMENTO sono quelle lunghe catene che devono essere spezzate per poter essere assorbite: amido di cereali, legumi, tuberi, ecc.
  • Gli zuccheri SENZA ASSORBIMENTO sono quelle catene che non possono essere spezzate dal nostro organismo perché non abbiamo gli enzimi utili per romperle: la fibra di frutta, verdure, legumi, cereali integrali.

 

Come possiamo, quindi, limitare la velocità di assorbimento degli zuccheri, così tanto temuta per la nostra salute? Semplice! Aggiugendo tanta fibra al nostro pasto: la fibra forma una sorta di rete a livello dell’intestino che riduce la velocità di assorbimento degli zuccheri. In questo modo l’organismo riceve poco a poco la quantità di zuccheri ed ha il tempo di assimilarli, processarli ed utilizzarli.

Quindi cerchiamo sempre di aggiungere verdura ad un piatto di pasta o ad un panino. Molto consigliato è consumare circa trenta minuti prima del pasto un frutto o, meglio, della verdura cruda o cotta. In questo modo diamo il tempo alle fibre di formare questa “rete” che ritarderà l’assorbimento a livello inestinale degli zuccheri del pasto.

Oltretutto aggiungendo fibre attraverso buona frutta e verdura di stagione riforniamo l’organismo di tutti quei microelementi indispensabili per difenderlo e mentenerlo in salute nel tempo!

 

 

 

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