LO STILE ALIMENTARE SI COSTRUISCE ANCOR PRIMA DELLA NASCITA!
PERCHÉ TROPPI BAMBINI SONO SEMPRE PIÙ OBESI?
Nel 2014 è stato promosso dal Ministero della Salute/CCM in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità il progetto “Okkio alla salute”. L’obiettivo era quello di definire un sistema di sorveglianza dello stato ponderale, delle abitudini alimentari e dell’attività fisica nei bambini delle scuole primarie. Dai risultati ottenuti è stato possibile confermare il costante declino della situazione italiana, sempre più sconcertante. Vi è una crescente tendenza ad un eccesso ponderale anche tra i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Un bambino su 3 è risultato essere in sovrappeso o obeso, ovvero 1.100.000 bambini sono in condizione di eccesso ponderale (36%), in particolare il 23,6% in sovrappeso ed il 12,3% obeso.
I dati riguardano i bambini che già frequentano le scuole ma, come confermano altri numerosi studi, la tendenza al sovrappeso nasce già nella primissima infanzia. Secondo recenti indagini, ben il 24% dei bambini delle scuole materne risulta in sovrappeso, con un rischio del 40-80% di rimanere tali anche da adulti.
Dove possono risiedere le radici del sovrappeso?
Sicuramente nell’enorme disponibilità di junk food accessibile a tutti, ma una delle cause principali è da ricerarsi proprio in casa, nelle cattive abitudini impartite dai genitori anche prima della nascita! Certo, non sempre è colpa dei genitori, ma sta di fatto che porre sin da prima della nascita le basi per una corretta alimentazione aiuta ad evitare di prendere strade sbagliate.
Secondo lo studio più ampio mai svolto dalla commissione europea IDEFICS (Identification and prevention of Dietary- and lifestyle-inducedhealthEFfects In Children and infantS; Identificazione e prevenzione di effetti dietetici e stile di vita indotti in giovani e bambini) su 16.000 bambini per due anni, l’Italia registra il primato di sovrappeso e degli obesi nella fascia d’età tra i 6 e i 9 anni. E nel Belpaese l’aumento dell’obesità infantile segna un +2,5% ogni 5 anni. Le abitudini alimentari vanno avvicinandosi a quelle del Nord Europa, ma la stessa cosa non avviene per l’attitudine sportiva dei ragazzi.
Cosa fare, quindi, di fronte a tali numeri?
Iniziare a cambiare la propria alimentazione, che si abbiano già figli o che siano in progetto.
Farsi guidare da esperti in nutrizione per conoscere ciò che realmente serve al nostro organismo, per distinguere ciò che ha valenza scientifica dalle “mode alimentari” che spaziano sul web.
Sperimentare ricette e gusti nuovi, allontanare il junk food (evitare di averlo in casa e a portata di mano) e soprattutto avere voglia di fare del bene a se stessi e ai propri cari, ancor prima che vengano messi al mondo!
La salute si guadagna poco alla volta ma è possibile fare passi da gigante assumendo semplicemente uno stile alimentare sano, coinvolgendo le persone che ci circondano in modo da essere anche supportati in ciò e soprattutto voler cambiare in meglio per una qualità della vita sempre più positiva!
È possibile, attraverso un giusto controllo dell’alimentazione, fornire all’organismo i “mattoni” necessari al suo sviluppo e al suo mantenimento. Bisogna garantire una eunutrizione che permetta di raggiungere quell’equilibrio ottimale considerato una delle fondamenta alla base del buono stato di salute da un punto di vista sia fisiologico che psicologico.
Il cibo è uno strumento indispensabile per una buona qualità di vita in tutte le fasce d’età!
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