BEVANDA DI MANDORLE: PERCHÉ CONSUMARLA E PERCHÉ NO.
QUALI SONO I BENEFICI DEL LATTE DI MANDORLA E CHI, INVECE, NON DEVE UTILIZZARLO.
Prodotto soprattutto nel sud Italia, dalla Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria ecc, il latte di mandorla è una bevanda vegetale dissetante e nutriente.
Con circa 60 kcal per 100ml di prodotto contenente il 10% di mandorle (controllate sempre l’etichetta, molte bevande in commercio hanno una percentuale di mandorla quasi inesistente!), il latte di mandorla è prevalentemente costituito, oltre che da acqua, da grassi buoni. Non contiene lattosio e i carboidrati sono pochissimi. Ovviamente questi valori variano leggermente in base al quantitativo di mandorle e di acqua utilizzati nella ricetta.
Il latte di mandorla è una buona fonte di vitamina E, fornendo per 100 ml 2.8mg corrispondenti a circa il 30% del fabbisogno giornaliero di questa vitamina. Ha inoltre una buona concentrazione di sali minerali e di altre vitamine e presenta calorie notevolmente inferiori rispetto, per esempio, alla bevanda di soia. I grassi buoni, soprattutto quelli della serie omega 6, contribuiscono a prevenire condizioni fisiologiche e patologiche quali l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia.
Le mandorle, però, contengono anche alcune sostanze che le rendono non utilizzabili da tutti: rientra tra quegli alimenti che a lungo andare possono stimolare la crescita del gozzo nelle persone con problemi di funzionalità tiroidea. Per questi soggetti, quindi, non conviene consumare quotidianamente bevande a base di mandorle.
Il calcio contenuto non viene assorbito in quanto le mandorle contengono anche una molecola, chiamata acido ossalico, che legandosi al minerale ne impedisce l’assorbimento; questa molecola fa parte di quella famiglia detta “antinutrienti”. Quindi se abbiamo bisogno di assorbire maggiori quantitativi di calcio, meglio non associare alimenti quali cioccolata, caffè, mandorle, spinaci, in misura minore anche bietole, ad alimenti ricchi in calcio in quanto non favorirebbero l’assorbimento di questo minerale. Anzi, per chi presenta carenze di calcio meglio evitare di consumare quotidianamente questi alimenti ma seguire una dieta varia il più possibile.
In cucina…
Il latte di mandorla essendo privo delle proteine che caratterizzano il latte animale, non va ad inibire l’azione benefica di polifenoli presenti eventualmente in altri ingredienti, in particolare quelli del cacao e cioccolato e quelli di frutta e verdura di colore rosso-viola; infatti i polifenoli vengono silenziati se a contatto con le proteine del latte animale. Queste agiscono in misura minore anche sugli altri polifenoli, quindi l’utilizzo del latte di mandorla permette di godere di tutti i benefici deriventi da questi micronutrienti essenziali per la nostra salute (basti pensare a quante migliaia di ricette in cui sono presenti sia cioccolato o cacao che latte; basterà andare a sostituire il quantitativo di latte con la bevanda di mandorle ed il gioco è fatto…faremo il pieno di molecole bioattive!).
Facciamo però molta attenzione alle bevande in commercio: parliamo di latte di mandorla NON ZUCCHERATO; quindi lasciamo sugli scaffali tutta quella vasta scelta di bevande con zuccheri aggiunti, che possono arrivare anche a contenere 20g di zuccheri semplici su 100ml di prodotto; meglio ancora se poi il latte di mandorla lo facciamo in casa.
Riscopriamo il piacere di fare colazione o uno spuntino bevendo qualcosa di diverso, fresco e che fa bene alla nostra salute.
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